I compiti di un
Tecnico Veterinario possono essere paragonati a quelli svolti in Medicina umana dagli infermieri professionisti e dai moderni operatori sanitari (OS).
Assistenti ma non solo...
Le funzioni svolte da questo tipo di personale variano secondo le molteplici modalità in cui può essere suddivisa la comune prassi veterinaria: oltre a rappresentare un aiuto concreto nel contenimento degli animali, nella ricezione del cliente e nella gestione dell’igiene generale dell’ambiente di lavoro, i moderni
Tecnici di Veterinaria a oggi eseguono (sotto stretta sorveglianza del personale medico) procedure infermieristiche di natura medica e chirurgica, di medicina di laboratorio, di allestimento delle sale chirurgiche, di vigilanza sul paziente in fase di risveglio post-anestesia, svolgendo altre essenziali mansioni quali il triage (l’accettazione e l’assistenza del cliente “step by step” dal momento dell’ingresso in clinica del paziente fino alla sua effettiva ospedalizzazione), procedura che passa dal confronto diretto con la clientela, alla raccolta dei campioni per la diagnostica , all’esecuzione degli esami ematochimici o citologici (con annessa relativa gestione della sala strumenti), fino allo sviluppo di radiografie e alle vere e proprie cure post-operatorie. Esercitando in questo modo, come un’unica squadra volta a coadiuvare in tempo reale l’operato quotidiano del medico veterinario, la produttività del medico stesso e dell’ambulatorio è potenziata, poiché il delegare ai tecnici la maggior parte delle attività in grado di generare utili più o meno immediati snellisce l’iter ambulatoriale, consentendo al medico di concentrarsi sull’attività di diagnosi, sulle terapie e sulla pratica chirurgica, garantendo così un ulteriore apporto qualitativo all’operato generale della struttura.
Tutti i
Tecnici Veterinari dopo aver ricevuto un’adeguata formazione attraverso la pratica diretta “sul campo”, operano sotto la diretta supervisione di un medico veterinario abilitato all’esercizio della professione e non possono in alcun modo sostituirsi ad esso emettendo diagnosi, stabilendo terapie, eseguendo operazioni di tipo chirurgico o altre attività a delegazione e uso riservati esclusivamente allo stesso (tale attività è già stata regolata da precise leggi a tutela del Codice deontologico veterinario). Questa figura è presente in moltissimi Paesi dentro e fuori dall’Ue, dove è riconosciuta ufficialmente come parte integrante e necessaria rispetto al team di lavoro, e non come elemento di contrasto o dissapori riguardo ai ruoli che dovrebbe ricoprire all’interno dello stesso.
Mansionario TECNIVET
Questo manuale è stato proposto dalla Tecnivet all’attuale rappresentanza della Medicina Veterinaria come modello di riferimento principale riguardo al modus operandi (con relativo mansionario adattato alla formazione che ci viene data nel nostro Paese) cui si dovrebbero attenere ufficialmente i Tecnici attualmente operativi sul territorio nazionale. Tale proposta non ha ancora riscontrato il dovuto consenso, ma auspicando che ciò possa verificarsi nel più breve tempo possibile, l’associazione ha ritenuto utile e doveroso pubblicarne comunque il contenuto.
Il Tecnico Veterinario è parte integrante della squadra di lavoro. Viene formato all’assistenza, al contenimento e alla manipolazione degli animali, conosce i principi base dei processi vitali fisiologici e patologici, e sa eseguire svariate procedure cliniche e di laboratorio.
Tutti i
Tecnici Veterinari lavorano sotto la supervisione di un Medico Veterinario abilitato e non possono formulare diagnosi, prescrivere terapie, eseguire interventi chirurgici o esercitare qualsiasi altra attività espressamente vietata dalle leggi che disciplinano la professione veterinaria.
Nell’ambito della pratica clinica le
mansioni del
Tecnico Veterinario sono le seguenti:
• raccolta dell’anamnesi;
• esame obiettivo generale;
• raccolta di campioni ed esecuzione procedure di laboratorio;
• assistenza infermieristica ai pazienti ospedalizzati: - monitoraggio dei parametri vitali; - somministrazione di farmaci; - applicazione di medicazioni e bendaggi; - terapia intensiva; - cura dell’alimentazione; - terapia fisica;
• assistenza in procedure diagnostiche, mediche e chirurgiche: - preparazione, contenimento e posizionamento del paziente sul tavolo operatorio; - sterilizzazione, gestione e manutenzione dello strumentario chirurgico e degli ambienti; - assistenza in corso di interventi chirurgici; - esposizione e sviluppo radiografie; - controlli di sicurezza contro le radiazioni;
• amministrazione della struttura veterinaria: - accoglienza e relazioni con la clientela; - prenotazioni e organizzazione generale dell’attività clinica; - gestione del magazzino; - supervisione e addestramento del personale.
Esistono inoltre numerosi corsi di specializzazione che permettono di accrescere il numero di responsabilità e mansioni in settori specifici, quali l’anestesia, la medicina d’urgenza e la terapia intensiva, l’assistenza infermieristica equina, la tecnologia dentale. Oltre alle strutture veterinarie, possono esserci
ulteriori ambiti occupazionali, quali: - ricerca biomedica/informatore scientifico; - servizi militari; - ispezione e sicurezza degli alimenti; - insegnamento; - cura degli animali da zoo e degli animali selvatici; - impiego in laboratori diagnostici; - vendita di attrezzature per la veterinaria; - aziende farmaceutiche e mangimistiche.
Testo di riferimento: Pratt P.W. Principi e Pratica di Tecnologia.
Giulia Lazzarino
- Giulia Vitaliti Presidente
TECNIVET Associazione Tecnici e Medici Veterinari
Articolo tratto da “La Settimana Veterinaria” - n. 786